Vicini alla scuola

Fare cultura senza che qualcuno se ne accorga

Abbiamo profondo rispetto e stima degli insegnanti che ogni giorno varcano il portone della scuola sapendo di trovare più burocrazia che allievi ai quali insegnare il bello della cultura. 
Proprio perché non è sempre possibile portare a termine i programmi o ampliarli attraverso il contributo di docenti esterni, abbiamo pensato di essere vicini alla scuola con il nostro modo di intendere la didattica e con la nostra disponibilità a collaborare offrendo lo spazio dell'associazione e le competenze presenti in sede.
Non crediamo nelle scorciatoie perché per fare bene le cose serve investire energie e tempo. In questi anni di attività abbiamo sottolineato spesso la necessità di affiancare ai tradizionali metodi di apprendimento, soluzioni integrative capaci di promuovere un nuovo rapporto tra utente e conoscenza.
Se il nostro fiore all'occhiello sono le serate dove si recitano i personaggi e si racconta a immagini la loro vita e le opere, vuol dire che possiamo fare ancora molto per avvicinare le persone alla cultura. Quello che facciamo con l'arte vale per qualsiasi altra disciplina. E' nato così un repertorio che ha visto al massimo una replica perché bisognava andare avanti. E' un vero peccato però che tutto il lavoro fatto non venga reso fruibile per altri spettatori.  
Qui sotto una versione zoom registrata in tempo di pandemia di "Dada e la grande bocca del Surrealismo" testi di Fiorenzo Mascagna, voci recitanti Rita Camilletti e Umberto Coro. Il repertorio della messa in scena dell'arte comprende altri lavori  come:
Il rosso il blu e l'oro: racconti dal Medioevo.
Michelangelo e Leonardo: due mancini a confronto.
Incontro con Picasso. 
Van Gogh: quello che resta del silenzio. 
Michelangelo Merisi da Caravaggio.
Vita, curiosità e opere degli impressionisti.
Io, mio marito e la sua arte: Vassilij Kandinskij.
Sussulti, frenate e accelerazioni del Futurismo.
Modì: la narrazione del silenzio.
Dada e la grande bocca del Surrealismo. 
 

Splendido esempio di messa in scena dell'arte.  Rita Camilletti nei panni di Marianne Haber, mentre Umbeto Coro è Hugo Ball

Le serate in presenza hanno certamente un altro sapore perché l'atmosfera serale che si crea ha quel po' di magico che soltanto l'arte riesce a costruire, ma quando deve essere la didattica a prevalere va bene anche l'aula di una scuola, dove ci sia la possibilità di proiettare immagini ed avere un'acustica che non crei problemi. Da parte nostra resta la disponibilità a collaborare per iniziative di questo tipo che coinvolgano l'arte e il teatro.


Come associazione abbiamo iniziato mettendo insieme, in una palestra o nella biblioteca gli insegnanti, per regalare loro il libro sponsorizzato dalla regione Lazio “Dislessia per compagna”.  Non mi dilungo sull’importanza degli incontri che si sono svolti perché ne ho già parlato in altre occasioni. Mi preme invece sottolineare la disponibilità di dirigenti e insegnanti, nonostante il loro già pesante carico di lavoro quotidiano.

In quelle occasioni mi è stato chiesto di poter continuare l’esperienza formativa, perché ovviamente una rondine non fa primavera. Premetto di aver insegnato teoria della percezione psicologia della forma, quindi il mio contributo può riguardare soltanto le discipline che conosco come la visione, la pedagogia, la psicologia del colore, il linguaggio, la scienza dell’arte. Ho provato a immaginare un modo per mettere insieme queste cose e l’ho anche trovato nell’ipotetico titolo della pubblicazione da dare alla stampa come testo di riferimento per il programma, anche per non tornare a scuola senza qualcosa di concreto.

Anche in questo caso il progetto che ha per titolo "Un passo prima di..." è stato sottoposto alla regione Lazio per l'approvazione come  corso propedeutico di aggiornamento per la scuola. Nella speranza che la richiesta possa avere buon esito vi illustro attraverso questo breve video il senso della proposta.


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